Posto nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, a circa 850 m. slm, il borgo ha l’aspetto di una sella sviluppantesi tra due monti : la “Costa” (dove sorse il nucleo originario fondato dai Longobardi nell’VIII secolo, che venne estendendosi verso il basso) e “Santa Croce”, dalle cui pendici iniziò l’edificazione a partire dai XV secolo, cosi denominato per la presenza sulla sommità di una grande Croce, prima in legno, oggi in marmo ed illuminata, colà posta dalla Confraternita degli Agonizzanti nel 1675.
L’assetto urbano del fianco e della sommità della “Costa” conserva ancora l’impronta medievale, con ruderi della Torre di difesa, le porte con Corpo di Guardia di accesso all’antico Castrum, vicoli stretti, casette basse, archi, locali interrati (Catòi).
Entrambi i monti dominano l’ampia valle, solcata dai fiumi Battentiero, Mercure e Lao, per cui si è ritenuto che il nome originario fosse MIRO MAGNUM, cioè “Guardo un grande panorama”.
Nei suoi quasi 13 secoli di vita fu anche Dominio dei Bizantini e poi dei Normanni, che con Ruggero Borsa nel 1101 donarono il Castrum e le sue pertinenze al Vescovo di Cassano, che ne divenne Barone (titolo abolito dal Vaticano soltanto nel 1960 !).
Sotto gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi la Curia di Cassano ne mantenne il possesso, poi passò in comproprietà con i Sanseverino di Bisignano, quindi con le Famiglie Guaragna e Tufarelli.
Seguì in seguito le vicende storiche del Regno di Napoli. Morrnanno offre ai visitatori una varietà di itinerari di notevole interesse, per il buon equilibrio ch’è possibile riscontrare tra i beni materiali ed immateriali presenti nel suo territorio : l’Ambiente, le abilità artigianali, l’Agricoltura ed il suo paesaggio, la EnoGastronomia (con le genuine antiche pietanze e le specialità nelle “Cantine di Perciavutti”dell’8 Dicembre), la Storia, la Cultura, l’Arte.
Essendo circondato da una natura incontaminata, il Centro Visite del Parco del Pollino consente un approccio diretto con le principali caratteristiche naturali del territorio, in primis con gli straordinari ed unici Pini Loricati alle falde del monte Palanuda ( m.1632), con la stupenda visione dai Crivi delle Falaschere (m 1100) sulla valle del fiume Argentino, nonché con l’ecosistema di un bacino artificiale a ridosso del paese : il lago del Pantano.
Molte le testimonianze storico-artistiche :
Palazzo Vescovile, Palazzi nobiliari, Portali, inferriate in ferro battuto, Faro votivo ai caduti calabresi della prima guerra mondiale.
Le chiese di : S. Caterina, X sec.e S. Michele IX sec.( Chiese bizantine) dell’Annunziata (XIV sec), S. Apollonia (XVIII sec), S.M.degli Angeli (XVI sec); Cattedrale di S.M. della Colla o del Colle (XVIII sec.) : Stupenda la sua facciata Barocca in tufo, con portali in pietra scolpita a mano della seconda metà del 1700,ed all’interrio pregevoli opere marmoree, lignee e dipinti.
Di grande valore storico, religioso ed artistico le sue Cripte (XII-XIV sec.) venute alla luce di recente.
Di notevole interesse religioso-antropologico la festa extra moenia della Madonna della Catena dell’ultima Domenica di Maggio, di antica origine, con la Vergine portata in Processione per circa 6 km.
Il Museo della Cultura Contadina contiene reperti di indubbio valore storico ed antropologico.
Il Borgo è facilmente raggiungibile in quanto é lambito dall’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, uscita Mormanno o Campotenese.
Durante i mesi estivi Mormanno si anima straordinariamente per la presenza di numerosi villeggianti, che godono :
– dell’aria frizzantina e purissima, sia in paese che durante le escursioni naturalistiche davvero indimenticabili; – dell’ottima e sincera accoglienza; – di uno ormai storico Festival del Folklore a livello internazionale; – della antichissima Processione dell’Assunta (15 Agosto) – di un’originale Rievocazione Medioevale in Costume della Donazione del 1101; – delle tante manifestazioni religiose, culturali, di Sport e Tempo Libero, ecc.