Da "Mormanno Informa" : Quale futuro e sviluppo per. questo antico "Castrum"?

Da “Mormanno informa” – Luglio 2001
Quale futuro e sviluppo per questo antico “Castrum”?
Dopo l’illusione di un certo sviluppo industriale ed artigianale degli anni ’60-70 (Pastificio D’Alessandro, Spagnoli Sud, Imprese edili, della lavorazione del legno, dei salumi, ecc.) seguita da una politica occupazionale nel terziario (Poste, Scuola, Consorzio, Ospedale, Provincia, Comune, ecc.) questo paese sta vivendo un momento di stasi o di regressione, a seconda di chi vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Occorre perciò, a mio avviso, individuare alcuni obiettivi di sviluppo in grado di invertire l’attuale trend negativo produttivo e demografico. Di sviluppo industriale credo sia inutile parlare, così come di occupazione nel terziario, essendo ormai bloccati anche i normali turn over. L’Agricoltura potrebbe dare qualche risultato solo per produzioni intensive ed in serra. Restano ipotesi possibili di sviluppo lAllevamento (specializzato), l’Artigianato (meglio se tecnologicamente avanzato), il turismo (culturale, Folkloristico, escursionistico, gastronomico). Spero vivamente che qualcuno suggerisca altre ipotesi da me trascurate.
Sono convinto che l’Allevamento non incontrerà un grande favore da parte elei giovani. Mi auguro che gli incentivi messi in campo dallAmministrazione Comunale per nuove idee imprenditoriali possano dare frutto. Essendo il Comune inserito nel Parco Nazionale del Pollino, cui ha conferito la totalità del suo territorio, ritengo che il primario settore di sviluppo su cui puntare debba essere quello turistico.
In questa prospettiva alcuni segnali incoraggianti si sono verificati (Agriturismo, anche se gestiti da non più giovani !- Carpineta), ma l’idea che il turismo, a volte persino solo stagionale se ben organizzato, possa essere fonte di guadagno, con meno lavoro, più dell’Industria non è ancora entrata nella mente dei nostri giovani.
Eppure gli abitanti della Val d’Aosta, del Trentino, dell’Alto Adige, e lungo la dorsale appenninica dell’Emilia Romagna, della Toscana, dell’Umbria vivono benissimo di turismo.
Io da alcuni anni ho immaginato Mormanno sull’esempio di alcuni comuni del Centro-Nord, che della loro tradizione storica, religiosa, antropologica, culturale, gastro-enologica, ambientale hanno fatto il loro punto di forza per uno sviluppo turistico di notevole spessore. Ad un’idea avuta assieme all’amico Beniamino Bavaglio di dividere il paese in quartieri è seguita una mia ricerca storica, che mi ha stimolato all’ideazione della Rievocazione della Donazione del 1101 e del corteo dei personaggi principali, ai quali l’amico Savaglio ha aggiunto i personaggi dei Quartieri.
È seguita poi l’Associazione “Comunalia” che ha prodotto due belle manifestazioni nei Quartieri:
“Perciavutti” ed “II Presepe”.
In Agosto avremo una “tre giorni medievale”, ma ancora non basta ! Dal 15 Giugno al 15 Settembre questo paese ogni giorno dalle 17 alle 24 dovrà trasformarsi in una continua rappresentazione di eventi storici, di tradizioni, di costumi di vita, di balli, di canti, di suoni, di piatti tipici e di quant’altro saremo in grado di fare. Ma anche in altri periodi dell’anno. I turisti che vorranno entrare in paese dovranno pagare ed avranno diritto a godersi tutti gli spettacoli che si svolgeranno nei quartieri ed assaggiare le pietanze antiche.
Dovremo curare l’arredo urbano, rendendolo sempre più antico, magari iniziando da “un’isola medievale” in ogni quartiere. Alcune rappresentazioni potranno essere “esportate”. Ad alcuni, spero non molti, sembrerà una follia, ma molti paesi vivono agiatamente di queste cose! Perciò invito soprattutto i giovani ad avvicinarsi all’Associazione “Comunalia” per parteci¬pare alla elaborazione di programmi che consentano una sempre maggiore partecipazione di tutti.
In bocca al lupo !
Domenico Crea

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