Corpose ombre
A volte di tristi pensier
lampi affranto mio còr,
molesti,
van lacerando.
Di smarriti sogni
spesso beffardi segni,
d’improvviso.
fortement’ avverto.
Poi di vita stremata
vivida vision.
talor,
negli svagati occhi
esile goccia affretta.
Ma con segnato viso
ancor ardue battaglie,
audacemente,
combatter poi m’appresto.
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