Amabili Ricordi sul Pollino
Da sordidi calpestii innevate
ancòr inviolate distese ,
talvolta
alla mente rievòco.
Da morsa di ghiaccio col
tepor primaveril giganti,
svettanti
con nube di candida neve.
Remoti tempi quando,
in mia verde età,
forte
pulsava impavido còr.
Dolce malinconia
sovente vieppiù ancòr
avverto
nell’animo anelante.
Vision al còr stupende,
ancòr atte a suscitar
stupore
poi lente van lontanando.
Di piacevol silenti realtà
sfocate immagini or
profonda
solitudine alimentano.