A N G E L O
Pur tra sinceri o falsi elogi a me
rivolti e di Figlia e Nipotini tante
gioie in quest’anni godute, sappi,
Figlio diletto, che quell’impalpabile
di tristezza velo in fondo agli
occhi miei, che talvolta una lacrima
induce, per non disperdere neppur
un attimo del mio pensiero e
dell’affetto grande verso di te,
mai una volta rimuover
veramente volli.