Le “Latomìe” di Siracusa erano antiche cave di pietra, in seguito trasformate in prigione.
Si dice che il tiranno Dionisio (circa 430-367 a. C.) ascoltasse di nascosto i discorsi dei prigionieri
sfruttando la peculiare acustica d’una di quelle grotte, detta appunto per questo
“Orecchio di Dionisio”.
Lo Storico latino SVETONIO racconta che GIULIO CESARE, ormai più che trentenne,
trovandosi a Cadice davanti ad una statua di Alessandro Magno,
si mise a piangere e a lamentarsi, prendendosela con se stesso e con la propria
inettitudine per non aver ancora combinato nulla ad un’età in cui
Alessandro aveva già conquistato mezzo mondo.