Associazione Culturale "COMUNALIA" - Relazione del presidente Crea al bilancio preventivo 2007

Amiche ed Amici buonasera, ritengo opportuno ricordare a tutti noi gli Scopi dell’Associazione previsti dallo Statuto : “Comunalia” ha per scopo il recupero dell’autentica cultura popolare e la diffusione di antiche tradizioni di Mormanno, di riti, di festività, di giochi popolari collettivi, l’ideazione di gare di natura culturale e di varia abilità, nonché l’organizzazione di cortei in costume atti a coinvolgere l’intera comunità dei quartieri componenti il Comune di Mormanno. L’Associazione ha quale scopo la promozione di attività culturali in Italia e all’estero, favorendo lo sviluppo tra i soci e tra i cittadini democratici, di iniziative destinate alla loro formazione culturale, sociale, artigianale tramite l’utilizzo di tutti i mezzi didattici possibile. Al centro dell’attività dell’Associazione si pongono lo studio, la ricerca, il dibattito, le iniziative editoriali, la formazione e l’aggiornamento culturale, dei problemi sociali e del tempo libero. Omissis…. L’Associazione si propone inoltre come struttura di servizi per Enti, Associazioni, categorie e centri che perseguono finalità che coincidono, anche parzialmente, con gli scopi della stessa” Omissis… Perciò la conoscenza della storia, dell’arte, delle tradizioni ed in genere dei beni culturali della nostra Mormanno è lo scopo precipuo di Comunalia, che vuole contribuire a favorire la voglia di partecipazione alle nostre iniziative soprattutto dei giovani, importante punto di forza per migliorare la qualità della vita in questa nostra cittadina, anche al fine di arrestarne lo spopolamento. Il nostro lavoro, quindi, prevede la ricerca, conservazione e promozione del patrimonio artistico-culturale-ambientale e presuppone una buona conoscenza e valutazione di tutte le risorse. Grazie a tanti che a queste idee, pur con qualche titubanza, hanno creduto: Quartiermastri, Consiglieri di Amministrazione, volontari nei Quartieri, ecc.., la mia esperienza in questi 7 anni di Comunalia è stata proficua e soddisfacente, al fine di affinare delle proposte che investono diversi aspetti della nostra cittadina. Quando nel 2000 creai l’Associazione, era chiaro in me l’intento di riportare l’aspetto architettonico del Centro Storico di questo paese, ovviamente non in un giorno, in quello di un Borgo medioevale, convinto, allora come oggi, che ciò lo avrebbe distinto dai paesi vicini, caratterizzandolo quindi come polo di attrazione turistica del comprensorio. Oggi ribadisco la constatazione che le manifestazioni che offriva Mormanno prima di Comunalia erano comuni a tutto il circondario ed ancora adesso, tranne quelle a carattere medioevale (Rievocazione, giochi, Palio e Vecchi Vasili) sono più o meno in comune con i paesi vicini. Perciò per organizzare un’offerta turistica appetibile è su quest’aspetto medioevale che bisognerà ora soprattutto puntare, per attirare sia gli abitanti dei paesi vicini, sia i turisti provenienti da bacini regionali viciniori, senza escludere altre possibilità. Quindi occorrerà proporre di valorizzare da subito nella nostra Mormanno: • aspetti architettonici medievali (Ripristino Corpo di Guardia annesso alla Torre campanaria – valorizzazione della sommità della Costa – attenzione ai Portali ed androni antichi – Isole medioevali in ogni Quartiere – eliminazione graduale della plastica, ecc), • avvenimenti storici di quel periodo, • l’enogastronomia, • i riti religiosi e le chiese o cappelle a quell’epoca riconducibili, • i giochi antichi, Ciò non è, a mio avviso, un’opzione, ma una inderogabile necessità. Ovviamente si parte dal Medioevo, ma in quella cornice si possono armonizzare anche eventi culturali di epoche successive, proprio per sottolineare la continuità storico-antropologica di questa particolare comunità.. I Beni culturali, testimonianze dell’identità di un popolo, possono, anzi devono, divenire anche prodotti economici, quando la loro offerta turistica, attraverso musei, iniziative culturali, itinerari religiosi, enogastronomia e Parco del Pollino, sarà gestita con una progettualità che rispetti le specificità del territorio e gli aspetti etici, economici, antropologici ed anche etnici. Comunalia dovrà proporre l’organizzazione di un secondo convegno su Giovanni Donadio, il personaggio più importante della Storia e della cultura di Mormanno, Architetto ed Organaro insigne, al fine di esaltare ancor di più le sue opere ed inserirle in un Museo multimediale insieme ad Angelo e Genesio Galtieri, pittori illustri del sec. XVII, per i quali ho già presentato alla Regione, senza ottenere risposta, un valido progetto di ricerca. Occorrerà coinvolgere la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria e la Presidenza della Regione , con l’intento di chiedere l’istituzione qui a Mormanno di un Corso di Laurea o almeno di specializzazione in Architettura, per continuare quella tradizione culturale per cui Mormanno veniva denominata nel secolo XIX dal Presidente dell’Accademia cosentina “La piccola Atene della Calabria”, per farla divenire nel tempo, “si parva licet componere magnis”, una piccola Siena. Si potrebbe allocare la sede universitaria nel Seminario, così probabilmente ci sarebbe anche l’appoggio della Curia Vescovile di Cassano. Dovranno essere elaborate offerte di itinerari per il turismo religioso, anche in sinergia con i paesi limitrofi, ed un importante convegno sulla presenza dei Monaci Basiliani a Mormanno e nel Mercurion. Mi auguro che questi concetti divengano sempre più patrimonio acquisito e metabolizzato da tutti gli iscritti all’Associazione e poi realizzato con l’aiuto degli Amministratori locali e territoriali e non più disquisizione filosofica perenne e sterile. Musei, biblioteche e siti non sono luoghi di semplice conservazione di oggetti antichi, bensì luoghi di cultura in cui si trasmette alle nuove generazioni la conoscenza di un mondo che ci appartiene e che rischia di essere cancellato, cercando anche di esaltarne i valori di laboriosità, di onestà, di solidarietà. I nostri Enti territoriali devono essere da noi stimolati ad investire in cultura, per creare sviluppo e occupazione che passano, anche e forse oggi più che mai, attraverso il turismo culturale. Occorre quindi coinvolgere gli operatori del commercio perché condividano queste prospettive turistiche, fornendo idee e contributo economico alla nostra Associazione , fidando sempre più in un ritorno economico tramite un richiamo turistico sempre crescente per tutto l’anno. Queste idee non sono certamente esaustive per la sopravvivenza di questo nostro amato borgo, che ha alle spalle 13 secoli di storia. Che anche altri (Associazioni, Enti, Politici, Cittadini, ecc..) espongano le loro, in un serrato confronto vivificante. Attraverso l’azione sinergica e condivisa di Associazioni, Enti territoriali, Operatori del Commercio, Imprenditori c’è ancora la speranza che Mormanno possa evitare, con buone possibilità, la tendenza al declino di tutti i piccoli paesi montani. Mormanno 02/01/07

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