Risveglio
Dell’ampia sala al centro
d’un tratto,
tu sola, affascinante,
tra tante gli occhi t’han notata.
Biondo, come chioma su
slanciata
spiga di granturco, il crine,
al tuo bel volto corona.
E dal mio vecchio cuore,
subitamente,
luminosa, modica scintilla
con antico vigore tosto eruppe.
Da essa, come stella,
amabilmente,
verso te guidato, stupito
e sbigottito, io m’appressai.
Al suono, dolce, della tua voce,
smarrito,
ammaliato restai e nei
cerulei tuoi occhi mi beài.
Poi sonnolento cuore,
lietamente,
prontamente rapìto,
di nuovo già felice palpitò.